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Lecce, “cuore del Salento” e “Signora del Barocco seicentesco”

Aggiornamento: 6 mag

Città di Lecce

L’ affascinante città di Lecce, baciata dal sole, è nel cuore del Salento, la penisola nota come il "tacco" dello stivale italiano”. Famosa per la sua lunga storia, è considerata la vera “signora del barocco seicentesco”. Infatti, la città è un tripudio di architettura barocca tra monumenti, colonne, archi, chiese e rosoni, e poi tipiche piazzette e vicoli resi speciali dai meravigliosi palazzi nobiliari realizzati con pietra locale bianca. Partendo dalle origini scopriremo quali sono i miti, curiosità e leggende che avvolgono questa città.

La storia di questa antica città affonda le sue radici nel V sec. a. C. o addirittura, secondo una leggenda, nel 1200 a.C. per opera di Malennio subito dopo la distruzione della città di Troia. Il suo forte sviluppo economico e sociale lo ebbe sotto il dominio dell’Impero romano che, però, si arrestò con la caduta dello stesso. Le sue sorti si risollevano con l’arrivo dei Normanni diventando una contea e successivamente capoluogo del Salento. Seguirono gli Svevi, gli Angioini, gli Aragonesi e poi i Borboni. Purtroppo, i due secoli seguenti sono segnati da minacce e incursioni saracene, come per tutto il sud Italia, tanto da spingere re Carlo V a dotare la città di una nuova cinta muraria e di un castello fortificato. Lo stesso imperatore rese Lecce una delle città barocche più importanti del periodo rinascimentale. Dopo l'Unità d'Italia Lecce si espanse anche fuori dalle mura e si arricchì di altre numerose opere e di nuovi quartieri in stile neoclassico.

Il Centro storico di Lecce ha uno stile inconfondibile, con i suoi monumenti di età romana.  Camminare per le strade del centro storico significa imbattersi in architetture barocche unicamente realizzate in pietra leccese. E’ un labirinto di strade strette e vicoli su cui insistono straordinari edifici seicenteschi che raccontano secoli di storia. Lecce è famosa per la sua pietra calcarea morbida e facilmente lavorabile, conosciuta come “pietra leccese”.

E’ impossibile non notare le sue maestose ed antiche porte che, un tempo, rappresentavano gli ingressi lungo le mura difensive che ne stabilivano anche i confini. In origine erano quattro, ma oggi ne restano solo tre, Porta Napoli, Porta Rudiae e Porta San Biagio. La quarta, la famosa Porta San Martino andò distrutta in epoca ottocentesca.La porta di San Biagio fu fatta costruire nel 1774 da un vescovo ed è formata da un solo arco sul quale spiccano i due stemmi di Lecce e sulla sommità la maestosa statua in pietra dedicata a San Biagio.

Porta Napoli e l'Arco di Trionfo

Porta Napoli, detta anche Arco di Trionfo, sorge nell’omonima piazza e fu eretta, nel 1548, per volere della cittadinanza, in onore dell’imperatore Carlo V, in segno di ringraziamento per le opere di fortificazione fatte realizzare in difesa di Lecce. L’arco presenta ai lati delle colonne con capitelli che reggono un timpano triangolare. Porta Rudiae crollò verso la fine del 1600, ma venne ricostruita nel 1703 da un patrizio leccese. La porta si presenta sormontata da una statua che raffigura Sant’Oronzo e, lateralmente, con le statue di Sant’Irene e San Domenico.

Il tour per conoscere Lecce non può che partire dal Duomo, nell'omonima piazza, di cui è il fulcro. Si tratta della Cattedrale di Maria Santissima Assunta, in stile barocco, con due ingressi, uno rivolto verso la piazza e l'altro verso un vicolo laterale. L'interno è riccamente decorato e comprende le cappelle laterali che ospitano opere d'arte sacra di grande valore.

Campanile del Duomo

Il Campanile del Duomo, con i suoi 70 metri di altezza, è una delle strutture più alte di Lecce ed è visibile da molte parti della città, aiutando residenti e visitatori ad orientarsi. E’ uno dei numerosissimi campanili presenti nella città, tutti pezzi di storia, esempi eccellenti dell'architettura barocca. La scalinata interna è composta da 184 gradini e porta visitatori in cima, dove si può godere di una vista panoramica mozzafiato sulla città e sulle campagne circostanti.

Palazzo Vescovile

Il Palazzo Vescovile è adiacente al Duomo ed è caratterizzato da una facciata barocca che esibisce una complessità di forme architettoniche con balconi lavorati e finestre ornate. All'interno si presenta con sale di diverse grandezze, tutte affrescate con soffitti a cassettoni e mobili d'epoca. Viene utilizzato sia per funzioni diocesane che per ricevimenti ufficiali. Sempre accanto al Duomo si erge il Palazzo del Seminario, anch’esso in stile barocco, ed è il luogo in cui si formavano i futuri sacerdoti. Oggi è utilizzato anche per eventi culturali e mostre.  I suoi cortili interni, accessibili tramite un elegante portale, sono un'oasi di pace, con giardini ben curati e fontane antiche.

Piazza di Sant’Oronzo a Lecce è un luogo ricco di testimonianze storiche, dall'era romana fino all'epoca moderna, fungendo attualmente da palcoscenico per eventi culturali e sociali della città. E’ dedicata al Santo patrono per aver salvato la città dalla peste del 1656.

Basilica di Santa Croce

Attraversando l’arco di Porta Napoli si giunge alla Basilica di Santa Croce, in puro stile barocco leccese, dalla esuberante facciata decorata con rosone statue, capitelli e sculture. Gli interni sono illuminati dalla grande cupola cinquecentesca e presentano altari barocchi di enorme rilevanza artistica. Venne costruita nel XIV secolo dai Padri Celestini per ospitare le reliquie della Vera Croce, abbattuta poi durante i lavori di ingrandimento del castello. L’attuale struttura fu edificata tra il 1549 e il 1646 nell’antico quartiere di San Martino, che in età medievale ospitava la Giudecca fino all’espulsione degli Ebrei dal Regno di Napoli. La Basilica è l'emblema dell'arte Barocca a Lecce, oltre ad essere testimonianza nei secoli della Fede e della cristianità del popolo leccese.

Il Palazzo del Sedile

Il Palazzo del Sedile è situato in Piazza Sant'Oronzo, accanto all'Anfiteatro e alla Colonna Votiva di Sant'Oronzo. E disposto su due piani, con una graziosa loggia formata da tre archetti al piano superiore, e il piano inferiore presenta un grande arco ogivale. Fu sede del Municipio, fino al 1851, poi della Guardia Nazionale e poi, alla fine dell’Ottocento, fu sede del Museo civico. Oggi è adibito per mostre d’arte ed esposizioni.

L’Anfiteatro romano venne realizzato nel II sec. d.C. e testimonia l’importanza raggiunta dell’epoca imperiale. Sono ancora ben visibili i 2/3 dell’anfiteatro di forma ellittica tra gradinate in tufo, corridoi, archi e colonne che rendono molto bene l'idea di come doveva essere in passato con una capienza di 12000 persone, magari davanti ad uno spettacolo tra gladiatori e leoni.  Venne alla luce agli inizi del 1900 durante i lavori di innalzamento del palazzo della Banca d’Italia. L’Anfiteatro è stato iscritto nell’elenco degli immobili dichiarati “Monumento Nazionale”.

Teatro romano

Il Teatro Romano risale tra il I e il II secolo d.C., nel periodo di massimo splendore dell’Impero Romano, anch’esso riscoperto solo recentemente. Ha una capacità stimata di circa 5.000 spettatori, significativamente più piccolo dell'anfiteatro, ma non meno importante. È semicircolare ed è visibile una buona parte della sua struttura originaria, inclusi i gradoni, parti della scena e degli spazi utilizzati dagli attori. Attualmente il Teatro Romano, dimenticato per moltissimi anni, è aperto ai visitatori e durante i mesi estivi viene utilizzato per ospitare eventi culturali e naturalmente suggestivi dato il luogo. Santa Irene di Tessalonica, giovanissima martire cristiana, fu protettrice della città di Lecce fino al 1656 e la Chiesa a lei dedicata risale al 1591. Lo stile ricorda le chiese di Sant’Andrea della Valle a Roma, di Sant’Andrea delle Dame e di San Paolo Maggiore di Napoli. La bellezza e sontuosità dell’edificio religioso dimostra la grande devozione che i leccesi avevano nei confronti della Santa. Fu sede del plebiscito per l'Unità d'Italia nel 1860.

La Chiesa di San Matteo, dalla curiosa facciata curvilinea, è situata in via dei Perroni, nel centro storico, ed è denominata il “Pantheon del barocco leccese”, la più barocca delle chiese barocche. Come per la maggior parte delle chiese leccesi, fu edificata sulle rovine di una cappella medievale, dedicata all’Apostolo Matteo, annessa al convento delle Terziarie francescane fondato nel 1474. Sono tante le bellezze da ammirare all’interno. Da non perdere il solenne altare maggiore, magnifica testimonianza del Barocco leccese, attribuito allo scultore Giuseppe Cino, che è stato paragonato per la finezza delle decorazioni a un “merletto” di pietra.

La Chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo è situata appena fuori dal centro storico di Lecce ed è anch’essa un gioiello architettonico dallo stile misto, romanico e gotico. Fondata nel XII secolo dai Normanni, presenta una facciata decorata e un interno ricco di affreschi e mosaici. Accanto si aggiunge un cimitero monumentale regala pace e spiritualità, Salento, lontano dai percorsi turistici più battuti.

Il Castello Carlo V

Il Castello, fortezza voluta dal sovrano spagnolo Carlo V, fu progettata da Gian Giacomo dell'Acaya e realizzata su una preesistente struttura fortificata, con mura molto possenti e quattro torrioni angolari per difendere Lecce da invasioni straniere. Il salone della Duchessa è una delle camere più belle del Castello, tra volte a crociera e capitelli plasmati con motivi allegorici e vegetali. Le porte d’ingresso erano due, la “Porta Reale”, quella principale, sormontata dallo stemma in pietra di Carlo V, e la “Porta Falsa” entrambe completate da un ponte levatoio. A partire dal 1870 e fino al 1979, il Castello è stato un distretto militare. Oggi, la struttura ospita interessanti iniziative e mostre, oltre ad accogliere al suo interno dal 2009 il Museo della Cartapesta che espone circa 80 opere dei più famosi maestri cartapestai salentini. La finalità di questa esposizione permanente è quella di spiegare l’evoluzione e le ragioni storiche per cui Lecce, capitale del barocco, è diventata anche capitale della cartapesta. Tutto nasce all’inizio del Settecento, per poi diffondersi e trovare il suo apice nel 1800, grazie all’estro creativo e all’abilità dei maestri cartapestai, che fecero fiorire tante botteghe. La maggior parte delle opere ha carattere religioso di devozione e carità, Madonne, angeli, crocefissi e tanti santi, commissionati da chiese e conventi degli innumerevoli ordini religiosi. Sia l’ingresso al Castello che al Museo sono gratuiti.

Il Museo storico-archeologico dell'Università del Salento, il Must, è un museo universitario situato a Lecce nell’area tra Porta Napoli e il parco di Belloluogo. E’ stato inaugurato nel 2007 presso il Complesso Studium 2000 in via di Valesio a Lecce ed espone reperti archeologici dalla preistoria al medioevo, passando per il Salento e l’Oriente mediterraneo.  È punto di riferimento per gli appassionati di arte contemporanea e cultura e le esposizioni temporanee sono sempre diverse, offrendo una panoramica delle tendenze artistiche attuali. Inoltre, il museo organizza workshop ed eventi culturali, rendendolo un luogo vivace e dinamico.

Teatro Paisiello

Il Teatro Paisiello è un piccolo teatro inaugurato nel 1758, che porta il nome del celebre compositore Giovanni Paisiello. Situato nel cuore della città, il teatro è un perfetto esempio di architettura neoclassica, con un interno che conserva ancora la sua eleganza originale e acustica eccellente. E’ luogo di incontro per gli amanti della musica e del teatro.

Fontana della villa comunale della "Lupa"

La Villa Comunale è intitolata a Giuseppe Garibaldi, in precedenza denominata Villa della Lupa, in quanto la “lupa “simbolo di Lecce. E’ un'oasi verde in centro molto ben tenuta, resa fruibile al pubblico nel 1830. Nel 1859 viene realizzata una fontana circolare che ospitava dei cigni per la gioia dei bambini.  Tra il 1886 e il 1889 vengono collocati dodici busti in marmo e pietra, opera dello scultore Eugenio Maccagnani, raffiguranti illustri personaggi salentini, compreso quelli di Giuseppe Garibaldi e del tenore Tito Schipa. Nel 2000 la vasca viene sostituita da una fontana monumentale in stile neoclassico.

Il territorio comunale di Lecce non ha affaccio diretto al mare, come altri capoluoghi pugliesi, ma la distanza dalle tante località marine e balneari, sia dell’Adriatico che dello Ionio, con una costa di oltre 22 km. dall'elevato valore ambientale, è minima.

Frazione di San Cataldo Lecce

A circa 10 km da Lecce, infatti, si può godere di una vacanza che unisce cultura e relax, presso le meravigliose frazioni di San Cataldo, Frigole, Torre Chianca, Spiaggia bella e Torre Rinalda. Fra le più vicine è quella di San Cataldo, immersa nel verde della pineta, da cui comincia la riserva naturale delle Cesine. Conosciuta come la spiaggia dei leccesi, è quasi totalmente sabbiosa e bassa, lambita da acque turchesi e intervallata da tratti rocciosi.

L’economia della città di Lecce si basa sul commercio, sull’imprenditoria edilizia, sul turismo e sull’agricoltura. La vocazione agricola, come per tutti i paesi salentini, non ha mai smesso da fare da padrona, importante per la produzione di olive, tabacco, cereali, ortaggi, frutta e valorizzando le coltivazioni di vigneti autoctoni.

Non manca l’anima artigianale mentre sulla costa la regina dell’economia è il turismo.Lecce conserva una superlativa tradizione gastronomica che, oltre ad appagare gli occhi dei visitatori, gratifica anche il palato.  Si passa dal pasticciotto, tipico dolce della tradizione di pasta frolla farcita di crema pasticcera, al rustico leccese il calzone fritto. Il segreto sta nella capacità di valorizzare superbamente i prodotti che la terra offre.

Il pasticciotto ed il caffè salentini

Molto conosciuto è il caffè alla salentina servito in ghiaccio con latte di mandorla, e magari accompagnato dallo spumone salentino. Sono numerosi i ristoranti nel centro cittadino che offrono esperienze enogastronomiche uniche, innaffiate con del vino “Negroamaro” che inebriano le vie della città e le papille gustative dei suoi visitatori. La vita sociale e culturale a Lecce non è solo storia e cultura, poiché sa offrire anche una vivace vita sociale, dalle tradizioni sempre vive, con numerose occasioni di divertimento tra eventi creativi e attività culturali che spaziano dalla musica classica al cinema, ospitando festival annuali ed iniziative che attraggono visitatori da tutto il mondo. I turisti che visitano Lecce, soprattutto, nel periodo estivo è bene che sappiano che, a una distanza di 25 km circa, si trova il borgo di Melpignano celebre per ospitare ad agosto il concertone finale della «Notte della Taranta», una delle più significative manifestazioni della cultura salentina, ritenuto uno dei principali festival d'Italia e d'Europa.

Notte della Taranta a Melpignano

La «pizzica» è la rievocazione storica dell’antichissimo rito del «tarantismo» attraverso cui, dimenandosi freneticamente, ci si liberava delle colpe e del male. Per fortuna oggi è solo una danza, una musica da ballare nelle piazze con un ritmo su cui divertirsi.

 

Evelina Giordano

Giornalista/Pubblicista

Blog “Ovunque Puglia”


Pubblicato da "Ovunque Puglia" di Evelina Giordano, su il Quotidiano on line“Pugliain.net" in data giovedì 1 maggio 2025



 

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