“Pomodoro Fiaschetto”: un viaggio nel tempo della Puglia tra gusto, memoria e tradizioni
- Evelina Giordano
- 13 ott
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 2 giorni fa

La Puglia è una Regione dove la natura ti avvolge. È una terra di profumi, fragranze intense e uniche che evocano i suoi paesaggi, dal mare, alle colline e alla campagna, rendendola una destinazione ricca di esperienze sensoriali.
Ma a renderla ridente, capace di comunicare allegria e leggerezza sono soprattutto i colori, tra i più belli del mondo, un trionfo di sfumature indimenticabili e luminosità che affascina i visitatori.
Il blu del mare che bagna le sue meravigliose coste, il giallo splendente del suo olio famoso in tutto il mondo per qualità indiscussa, il verde degli ulivi secolari simboli primari della Puglia, il bianco della pietra dei trulli e delle case tinteggiate di calce e il rosso corposo del vino primitivo che accompagna ogni pranzo e ogni cena delle tavole pugliesi.

Il colore rosso, quello vivo e brillante, ricorda poi il pomodoro, dal particolare profumo di campagna di un frutto appena colto e maturato nei mesi più caldi dell'anno.
Le varietà sono tante, dal”pomodoro “regina” conservato per l’inverno, da non confondere con quello appeso a fili, al “tondino” utilizzato nella preparazione di friselle e bruschette, al “datterino” adatto per le insalate e, non per ultimo, il “pomodoro fiaschetto”.

Quest’ultimo, oggi coltivato “esclusivamente” nel territorio della Riserva Naturale di Torre Guaceto, in provincia di Brindisi, da tempi immemorabili era già una coltivazione diffusa nella zona.


Nel 2008, dopo un lungo periodo di declino della produzione, è stato riconosciuto come “Presidio Slow Food”, avviando un percorso di riscoperta e tutela.
Si presenta di forma ovale, buccia sottile con un caratteristico pizzo e con polpa carnosa dal particolare sapore dolce. Il leggero retrogusto acidulo è dato dalla composizione del terreno in cui viene coltivato e dall'acqua salmastra proveniente da pozzi in prossimità del mare. Anche il vento, ricco di salsedine, influisce sul sapore, colore e profumo.
La conoscenza del pomodoro fiaschetto, Presidio Slow Food nella Riserva terrestre di Torre Guaceto, l’alta qualità e versatilità, avviene attraverso anche percorsi gastronomici realizzati nelle masserie del territorio, con l’abbinamento di altri prodotti tipici che raccontano un sistema agricolo rispettoso anche dell'ambiente.

Una tra le tante Aziende produttrici è la “Calemone”, i cui gestori sono soliti organizzare durante l’anno delle giornate di accoglienza ed assaggi dei loro prodotti genuini, sotto la guida di mani esperte.

Non da meno è la qualità biologica del pomodoro fiaschetto prodotto dall’Azienda “Pietrasanta”, la cui attività è svolta con passione e all’insegna della sostenibilità.
La qualità superlativa del “pomodoro fiaschetto” premia il lavoro virtuoso degli agricoltori che richiede costanza, tenacia, coraggio e, soprattutto, amore per la terra.
Verso la fine di giugno, intorno al giorno di San Giovanni con il sole ormai caldo, tutti i componenti delle famiglie di agricoltori sono precettati dalle cinque del mattino fino a sera.
La sera alla fine dei lavori, quando il prezioso nettare è al sicuro nelle bottiglie, si festeggiava tutti insieme tra cibo e racconti dei contadini alle generazioni future per conservarne la memoria.

E’ una tradizione antichissima, mai scomparsa, valorizzata dallo svolgimento dell’evento annuale "La Notte del Pomodoro Fiaschetto" che celebra, tra la terra e il mare, la memoria contadina legata alla raccolta dei prodotti e alla successiva preparazione della salsa di pomodoro, conservata in boccacci, da consumare durante l’inverno.
Evelina Giordano
Giornalista/Pubblicista
Blog “Ovunque Puglia e Basilicata”











