
Trinitapoli è un affascinante Borgo medioevale, appartenuto fino al 2004 alla provincia di Foggia, in Puglia, ed oggi facente parte della Bari-Bat, su un territorio del Basso Tavoliere, tra le Saline e l’Ofanto. La storia attesta che Trinitapoli è tra i luoghi più antichi della Salapia, che si affaccia sul lago di Salpi. Soggetta a dominazioni da parte di romani, longobardi, normanni, bizantini, e a devastazioni per lunghissimi periodi, i primi del secolo mille, finalmente, le campagne incominciano ad animarsi di piccoli insediamenti rurali. Nasce dapprima il Casale de Palia, trasformato poi in Casale de Fabrica, costituito da un insieme di piccole costruzioni utilizzate come ricovero per lo svernamento del bestiame, realizzate dagli stessi pastori. Prenderà successivamente il nome di Casal Trinità, ad opera di monaci benedettini dell'Abbazia di Trinità di Monte Sacro, sul Gargano, ricevuta in dono nel 1150 da Maureliano, signore di Salpi. Il casale continuerà ancora per molto tempo a conservare la sua iniziale finalità di appoggio dei pastori e delle transumanti greggi. Nei secoli l’insediamento subirà ancora profonde trasformazioni, ma anche numerosi declini. Il determinante cambiamento, con una notevole crescita sociale ed economica, incomincia intorno al 1860, momento in cui Vittorio Emanuele II, Re d’Italia, autorizzò il cambio di denominazione, da “Casale” in Trinitapoli.

Oggi è un borgo ricco di storia che si intreccia con la meravigliosa natura del territorio che vive prevalentemente di agricoltura ortofrutticoltura e vitivinicola, con produzioni moderne e competitive.
Il centro storico è un angolo medioevale composto da una fitta rete di vicoletti su cui si affacciano casupole dal candido colore bianco. Il suggestivo panorama, nella sua semplicità, è dominato dal Cupolone della Chiesa Madre dedicata al patrono Santo Stefano, testimonianza religiosa della città e della profonda fede della sua gente, elevata al rango di "collegiata" nel 1895. Altre ancora sono le chiese che meritano una visita.

La più antica è quella della Beata Vergine di Loreto, compatrona della città, dalla affascinante architettura, le cui prime testimonianze risalgono al 1204. Ancora la Chiesa di San Giuseppe e la Chiesetta di Sant’Anna, dove sono ancora visibili le tracce dei Cavalieri di Malta. Più elementi, tra cui numerosi stemmi della Croce di Malta presenti, rimandano all’Ordine dei Cavalieri di Malta, che furono signori del paese per due secoli, da1589 al 1798, con il diritto di patronato sulla Chiesa della Trinità. Nella stessa è conservata una reliquia attestante il legame con la Terra Santa.

Dalle parti più alte della città è possibile intravedere la zona umida, quella delle “saline”, 4.000 ettari di natura incontaminata poste tra la terra e il mare.
Dichiarata riserva naturale dello Stato italiano, la seconda in Italia dopo le “Valli di Comacchio”, la “salina” ospita un grande numero di specie di uccelli nidificanti e migratori, tra cui i fenicotteri che gli amanti dell'ornitologia possono osservare ed ascoltare, tra canti e richiami, per mezzo delle torrette birdwatching, di cui la zona è ampiamente dotata.

Nella Riserva, lungo il perimetro, gli appassionati delle camminate possono praticare trekking o cicloescursioni. E’ in continua crescita il turismo archeologico grazie ad un altro interessante volto del territorio di Trinitapoli, quello legato all’importante patrimonio archeologico e ai tesori naturalistici.
Si consiglia, infatti, di visitare il Parco Archeologico degli Ipogei di Trinitapoli, tra i più importanti d’Italia, luogo in cui gli scavi, negli anni, hanno portato alla luce almeno 40 ipogei, tra cui quello del Bronzo e quello degli Avori. Una recente scoperta è quella relativa allo scheletro dell'imponente "Gigante di Trinitapoli", alto circa un metro e 85 centimetri, che sarebbe vissuto nella prima metà del II millennio a.C. Inoltre, nel Museo degli Ipogei di Trinitapoli, è esposta la Tavola di Trinitapoli e gli originali tesori di archeologia subacquea.

Trinitapoli si fa amare anche per la sua tipica cucina ricca di sapori e profumi che denotano un forte legame con la terra. Nel calendario delle festività tradizionali, è presente la “festa dell’Agricoltura” in primavera, e la sagra del carciofo, prodotto principe di questa terra, organizzata nel mese di novembre.
Evelina Giordano Giornalista/Pubblicista
Blog Ovunque Puglia”www.ovunquepuglia.com
Articolo pubblicato da "Ovunque Puglia", di Evelina Giordano, su il Quotidiano “L’Edicola del Sud” – di Puglia e Basilicata, in data lunedì 17 luglio 2023, nella sezione LA PUGLIA TUTTA PER TE.