
La Puglia la si racconta anche attraverso i suoi numerosi Castelli, oltre trenta sparsi in tutta la regione. Antiche fortezze, ognuna con le sue storie e leggende di nobili e cavalieri che hanno caratterizzato fortemente il territorio pugliese.
Se si vuole iniziare un viaggio attraverso queste affascinanti dimore non si può che partire da “Castel del Monte”, una fortezza federiciana che costituisce una delle principali mete turistiche della Puglia.
Un capolavoro di architettura medioevale di forma ottagonale, poggiato sulle colline della Murgia quasi a sembrare una corona reale, tra i centri di Andria, Ruvo, Corato e Minervino Murge.
Costruito nel 1240, per volere dell’imperatore del Sacro Romano Impero Federico II, è considerato un simbolo, forse il più famoso di tutti i castelli pugliesi intorno al quale da sempre aleggia un alone di mistero che ne aumenta il fascino e la potenza.
Purtroppo, nel 1700 fu saccheggiato e spogliato dei suoi marmi e sculture interne, per poi essere restaurato minuziosamente nel 1880 per riportarlo all’antico splendore.

Appare orgoglioso su un’altura, e così imponente tanto da essere dichiarato patrimonio culturale nazionale dell’Unesco, già nel 1996.
La sua raffinatezza e ricchezza di sfarzi decorativi, come le splendide creature mitologiche nelle sale interne, le ricche cornici delle porte e le piastrelle di maiolica fanno desumere che l’edificio non sia stato pensato per scopi militari, essendo privo di quelle strutture tipiche da difesa, in particolare di una cinta muraria, di un ponte levatoio e di postazioni per armi di controllo da attacchi di nemici assalitori.
Probabilmente fu pensato come luogo di residenza estiva, dove l’imperatore Federico potesse soggiornare e godere della sua profonda passione per la caccia e la falconeria. Una progettazione così minuziosa e perfetta che, da sempre nei secoli, ha dato spazio a mille ipotesi culturali o matematico-scientifiche circa la destinazione, tesi però mai sufficientemente supportate da testimonianze o documenti esaustivi e convincenti, tanto da far desumere che il Castel del Monte fosse stato edificato con la unica funzione di rafforzare il sistema dei castelli federiciani, abbastanza carente in quei territori.
A giocare a favore delle interpretazioni più strane, e ai lati oscuri che lo avvolgono, è il ricorrente numero otto che si ripete in maniera quasi ossessiva, in analogia al valore dell’infinito simbolicamente rappresentato dall’8 capovolto, considerato anche difensore dell’equilibrio cosmico. L’otto si ripete nella sua forma, nel numero delle sale del piano terra e altrettante del primo piano, otto le foglie sui capitelli delle colonne nelle stanze, otto le imponenti torri disposte su otto spigoli e otto le finestre per piano. Anche la vasca esistente nel cortile interno è di forma ottagonale.
Resta il fatto che Federico II di Svevia è stato molto legato alla Puglia, profondamente suggestionato dai luoghi e condizionato dal forte amore per la natura che l’hanno portato a trascorrere ripetute vacanze in questi luoghi.

Il Castel del Monte è un crocevia di visitatori attratti dalla eccezionale bellezza di una architettura medievale che unisce in se stili diversi, dal romanico dei leoni all’ingresso con lo sguardo rivolto verso l’orizzonte nel punto in cui sorge il sole, al gotico delle torri, fino alle delicate raffinatezze islamiche dei suoi mosaici. I due piani del castello sono collegati internamente da scale a chiocciola, disposte in senso antiorario all’interno delle torri e, a differenza delle altre costruzioni difensive dell’epoca, non sono presenti corridoi bensì un ballatoio interno che consentiva l’accesso indipendente alle sale.
Di particolare interesse è il sistema idraulico per la raccolta e distribuzione dell’acqua piovana, tramite un sistema di tubazioni molto sofisticato per l’epoca, come anche la presenza di bagni dotati di lavabo e latrina a quei tempi assai rari. La posizione del castello è studiata in modo tale da creare particolari effetti di luci e ombre in determinati periodi dell’anno, come nei giorni del solstizio e dell’equinozio. Alzando lo sguardo dall’atrio interno, si può scrutare il cielo vivendo la sensazione di trovarsi all’interno di un pozzo senza via d’uscita. Di certo c’è che il sovrano, Federico II, soprannominato “Stupor Mundi” per la sua mente ecclettica e la sua vasta cultura, lasciò in eredità al Castel del Monte tutto il mistero che circondava anche la sua figura e, pur parlando di epoche così lontane, la voglia di sapere resta sempre attraente. Il Castello si è prestato più volte come luogo ideale per la realizzazione di pellicole cinematografiche, ospitando illustri personaggi tra attori e registi. Ricordiamo tra i diversi, “Io non ho la testa” firmato dal regista Michele Lanubile, e “Il Vangelo secondo Matteo”del grande Pier Paolo Pasolini. Nel 2014 è stato girato “Il racconto dei racconti”, di Matteo Garrone. Il castello è aperto al pubblico da ottobre a marzo, per visite guidate dalle 9.00 alle 17.00.
E’ possibile acquistare on line i biglietti in prevendita.
Per maggiori informazioni: https://musei.puglia.beniculturali.it/home/biglietti/
Evelina Giordano
Giornalista/Pubblicista n.13138/ 2009
cell. 328 6155042 Blog “Ovunque Puglia”www.ovunquepuglia.com
Pubblicato da "Ovunque Puglia" di Evelina Giordano, su il Quotidiano on line“Pugliain.net" in data 26 novembre 2022.