
In Puglia, in provincia di Lecce, annoverato tra i Borghi Autentici d’Italia, sorge “Poggiardo” un borgo trecentesco. L’antico villaggio avrebbe avuto origine dalla volontà degli abitanti di tre casali, Casicalvi, Soranello e Puzze, distrutti dai Goti. Si narra, infatti, che avendo deciso di unirsi in un unico centro, affidarono ad un bue, lasciato appositamente libero di pascolare, il compito di individuare il luogo dove costruire il nuovo abitato. A seguito di diverse dominazioni, seguì per Poggiardo un lungo periodo di sviluppo e di crescita sotto il regno di Giovanna II d'Angiò, regina di Napoli. A partire dalla metà del 1400 il territorio fu affidato ai duchi Guarini che, a seguito della distruzione della vicina Castro per mano saracena, provvidero alla fortificazione del borgo con la realizzazione di una cinta muraria di protezione e l’edificazione di un castello. Il trasferimento della sede vescovile nel 1537 accrebbe notevolmente l’importanza del borgo, vissuto principalmente da nobiltà e alte cariche religiose.

In questo momento storico fiorirono ville e palazzi gentilizi riccamente decorati, edifici di ordine religioso, oltre a monumenti di imponente architettura. Nel Seicento Pooggiardo divenne importante centro commerciale e sede di un mercato che faceva riferimento a tutta l'area salentina orientale.

Il fiabesco e ben conservato centro storico di Poggiardo appare costellato di antiche case posizionate “a corte”, e dalle strette e silenziose viuzze mantenute vive dalle attività quotidiane e artigianali. Tra i monumenti spiccano il Castello, o Palazzo Ducale Guarini, con annessa la Torre Angioina di forma circolare, e il rappresentativo Palazzo Vescovile risalente al ‘500, utilizzato dapprima come caserma e poi come tabacchificio. Annessa al Palazzo Guarini è la Villa, chiamata anche “Giardino d’Europa”, in stile inglese, ricca di diverse specie di piante mediterranee nonché di piccole grotte.

Nel ricco patrimonio religioso è annoverata la Chiesa Madre di San Salvatore, dal soffitto finemente decorato, con attiguo il campanile a due campane. Al suo interno si trovano diverse tele di grande valore, tra cui “la Madonna del Rosario”, attribuita all’artista Corrado Giaquinto.

Un altro edificio religioso di grande importanza è la Chiesa di San Francesco d’Assisi, in stile neoclassico, ubicato insieme al Convento lungo il corso Vitt. Emanuele. Restaurata, a seguito di un parziale crollo nella seconda metà dell’800, conserva al suo interno numerose statue in cartapesta. Risalente al ‘700 invece è la Chiesa dedicata alla SS. Vergine Immacolata, dal portale rinascimentale e dall’inconfondibile altare maggiore in pietra leccese, datato fine XVIII sec. L’edificio sacro e più antico di Poggiardo, è la Cappella della Madonna della Grotta, chiamata così per via di una grotta che si allarga ai lati dell’altare maggiore, utilizzata da civiltà preistoriche rupestri. I Santi venerati dai cittadini di Poggiardo sono Cosma e Damiano, al pari di Sant’Antonio, devozioni antichissime e mai sopite. Meritevoli dell’attenzione dei visitatori sono, infatti, le numerose edicole sacre, in prevalenza dedicate al culto dei SS. Medici e di S. Antonio, quest’ultimo celebrato il 13 giugno.

Poggiardo, essendo ubicato su una fertile pianura, ha una economia basata essenzialmente sull’agricoltura di cereali, tabacco, viti ed ulivi anche se, già dalla fine degli anni ’90, ha cominciato a prendere piede il turismo archeologico, attratto dalle diverse grotte carsiche presenti nel territorio circostante, oggi ricche di stalattiti e stalagmiti.
Una importante area archeologica è quella del “Parco dei Guerrieri”, nel territorio di Vaste, frazione di Poggiardo, dove sono conservati i resti di quella che si pensa essere stata la più importante Città Messapica. Poggiardo vanta anche un importante patrimonio naturale fatto di fitti boschi di lecci, pini, erbe aromatiche e piante tipiche della macchia mediterranea. Un habitat anche favorevole a rare specie di flora e fauna locale, che lo rendono un paradiso incontaminato. Il tutto a due passi dalla costa salentina, dove acqua cristallina, sole e aria fresca la fanno da padroni. Infatti, solo a pochi minuti ci si trova immersi in ampie spiagge sabbiose, intervallate da affascinanti scogliere a picco sul mare, di Santa Cesarea Terme, affacciata sull’Adriatico con le sue eleganti linee orientali, ricca di grotte naturali e di centri termali di primaria importanza, assolutamente da visitare. Gli eventi durante l’anno, che arricchiscono la vita sociale di Poggiardo sono tantissimi, tra festival e sagre, soprattutto nel periodo estivo.

Una delle feste più attese e sentita è quella dedicata a San Giuseppe da Copertino, durante la quale avviene la benedizione degli alimenti tipici delle “Taule te San Ciseppe”, e la relativa degustazione, tra le vie cittadine, affidata alle mani sapienti ed esperte delle donne del paese. Nella frazione di Vaste si celebrano i Santi Alfio, Filadelfo e Cirino, i tre fratelli che, nella prima metà del 200 d. C. furono perseguitati in quanto cristiani. Il 13 Giugno si festeggia Sant’Antonio da Padova, tra celebrazioni liturgiche e una grande fiera della gastronomia e dell’artigianato tradizionale. Il 26 e 27 settembre vengono onorati i Santi Medici Cosma e Damiano, con la fiera degli ortaggi. Di grande rilevanza è la Sagra “de lu Cranu Stumpatu”, l’11 e il 12 Agosto, a base di grano bollito nelle apposite “pignate”, e condito con soffritto di prezzemolo, cipolla verde e pepe, con l’aggiunta di legumi e verdure varie, uno dei piatti poveri della cultura contadina. E per finire in dolcezza, zeppole e una fetta del tipico pane a forma di grossa ciambella con finocchi e arance.
Evelina Giordano Giornalista/Pubblicista
Blog “Ovunque Puglia”www.ovunquepuglia.com
Articolo pubblicato da "Ovunque Puglia", di Evelina Giordano, su il Quotidiano “L’Edicola del Sud” – di Puglia e Basilicata, in data lunedì 4 aprile 2023, nella sezione LA PUGLIA TUTTA PER TE.

