Molfetta è un grazioso e tranquillo borgo del nord barese, dalle antiche tradizioni marinare. Il “porto”, infatti, ha da sempre rappresentato il punto strategico per il commercio marittimo e, per la storia legata alla Via Francigena del Mare, ha visto per secoli il transito di pellegrini e Crociati diretti verso la Terra Santa.
Sin dal medioevo Molfetta era conosciuta anche per la bravura dei suoi costruttori di navi, i cosiddetti “maestri d’ascia” (“méste d’aschë”), che realizzavano imbarcazioni in legno di ogni forma e dimensione. Un mestiere antico e identitario, che non ha mai smesso di esistere e che ha avuto seguito con l’attività cantieristica navale moderna.
Il porto di Molfetta oggi ospita circa 200 imbarcazioni, tra navi mercantili, piccole imbarcazioni da diporto e motopescherecci che hanno reso la marineria molfettese nota nel mondo. Tra i moli di San Corrado, San Vincenzo e San Michele sorge il faro, una torre ottagonale in pietra bianca, abbellito da un terrazzo con ringhiera che avvolge la lanterna, attivato il 12 gennaio del 1857. Città dalle origini preistoriche, Molfetta pare sia stata fondata intorno al IV secolo a.C. da una delle tante colonie provenienti dall’Illiria che nel tempo si fuse con popolazioni indigene. Subì l’influsso ellenistico e in epoca romana divenne cittadina autonoma denominata “Res-pa”. Il successivo nome Molfetta si pensa derivi da Mel-fatta, “ossia dolce come il miele”, attribuitole dall’imperatore Costantino che trasferì su questa terra la sede del suo impero. Dopo aver vissuto l’alternarsi di dinastie e regnanti, sempre contesa nei secoli, nel 1860, a seguito dell’unificazione d’Italia per Molfetta ebbe inizio il percorso di trasformazione in uno dei più industrializzati e vivaci centri del meridione. La cittadina è ricchissima di bellezze in cui immergersi e conoscere la storia, tra cui numerose chiese, piazze bellissime, tutto all’interno della suggestiva cornice naturale costituita dal mare.
La parte più antica della città, abitata sin dall’alto medioevo, sorge sulla penisola nota come Isola di Sant’Andrea, così chiamata per via della presenza di una Chiesa dedicata all’apostolo.
Originariamente questo tratto di terra era staccato dall’area continentale mediante un canale il cui corso, successivamente insabbiatosi, oggi coincide con l’attuale Corso Dante che separa la cittadina moderna dalla parte storica.
Il borgo antico è famoso per i suoi vicoli dall’andamento “a spina di pesce”, costellati da antichi palazzi nobiliari, risalenti al XVI-XVII secolo, addossati in modo compatto alle mura. Di interesse artistico sono i portali finemente decorati e gli androni con ampie scale, loggiati ed eleganti pozzi. Al centro del borgo si apre la grande Piazza Garibaldi, occupata dalla Villa Comunale e dal Monumento ai “Caduti della prima guerra mondiale”.
Gioiello e simbolo della città vecchia è il Duomo Vecchio di San Corrado, in stile romanico-pugliese, edificato tra l’XI e XII sec., dotato di due torri di 40 mt., a cui si aggiunge il Torrione Passari incastonato nell’antica cinta muraria. Quest’ultima, di forma cilindrica, è una fortificazione cinquecentesca costruita a difesa della città dalla potente famiglia Passari, che abitava nei vicini palazzi sul mare. Molto bella è la Chiesa barocca di San Pietro e il suo campanile che svetta fra le antiche residenze. Fuori le mura del borgo sorge la stupenda Cattedrale dell’Assunta, eretta nel sec. XVII dai Gesuiti, dalla grandiosa facciata barocca, che custodisce le spoglie di San Corrado, Patrono cittadino. Su Piazza IV Novembre non passa inosservato l’elegante Palazzo Giovene sede del Comune, dalla facciata neoclassica.
Il seicentesco Collegio dei Gesuiti ospita il Museo Diocesano che custodisce materiale di età neolitica e preromana, e una galleria riservata a paramenti liturgici. Nello stesso palazzo dei Gesuiti ha sede la Biblioteca del Seminario vescovile di Molfetta, di eccezionale interesse culturale. La Biblioteca comunale, con indirizzo prevalentemente umanistico, ha sede nella storica “Fabbrica di San Domenico" ed è dedicata all’Arcidiacono Giovanni Panunzio suo fondatore e promotore dell’istruzione pubblica a Molfetta. Al suo interno è presente la “Mostra Etnografica permanente del Mare” che racconta gli antichi mestieri.
Appena fuori dalla città di Molfetta, costeggiando il porto, è possibile visitare il Santuario medioevale della venerata Madonna dei Martiri, protettrice dei naviganti, tappa indiscussa di pellegrini diretti alla grotta di S. Michele del Gargano. L’8 settembre dal Santuario parte una processione festosa durante la quale i marinai portano la statua della Vergine, compatrona di Molfetta, su tre pescherecci seguiti da tantissimi fedeli.
Il territorio di Molfetta verso l’entroterra, si estende nell’area murgiana del “villaggio archeologico-naturalistico del “Pulo”, una tra le maggiori doline pugliesi, da cui le numerose testimonianze di insediamenti di epoca neolitica, resti di focolari, strutture murarie e una necropoli.
Molfetta, oltre ad essere una delle principali città portuali della Puglia dall’importante mercato ittico, è apprezzata oltremodo per la bellezza del mare e delle spiagge, rendendola interessante dal punto di vista turistico. La cucina molfettese è molto ricca e i piatti tradizionali sono essenzialmente a base di pesce.
Famoso è il “cembotte”, una zuppa di pesce fresco di scoglio condito con olio, aglio, prezzemolo e pomodori freschi. Molfetta è una città vivace anche culturalmente ed è nota per una discreta vita notturna. Meta frequentata per lo shopping, nelle stradine del centro piene di negozi e botteghe artigiane.
Molfetta vi aspetta!
Evelina Giordano Giornalista/Pubblicista
Blog “Ovunque Puglia”www.ovunquepuglia.com
Articolo pubblicato da "Ovunque Puglia", di Evelina Giordano, su il Quotidiano “L’Edicola del Sud” – di Puglia e Basilicata, in data lunedì 8 maggio 2023, nella sezione LA PUGLIA TUTTA PER TE.