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Evelina Giordano

"Locorotondo": Orgoglio della Valle d’Itria. Storia e tradizioni.


Una passeggiata nella luminosa e lussureggiante Valle d’Itria, dove si alternano cultura, tradizioni, storia e arte, deve iniziare da Locorotondo, un borgo fra i più belli e caratteristici della Puglia. Cittadina dalla particolare pianta circolare, il cui nome dal latino “locus rotundus” indica la rotondità del borgo, è nota tutt’oggi per le “cummerse”, antichi insediamenti abitativi a tetto spiovente per la raccolta dell’acqua piovana, che risalgono al 1300 d.c. periodo addirittura precedente alla nascita dei trulli.

Locorotondo, sorto intorno all’anno 1000, è dichiarato “il più bel balcone della Murgia dei Trulli” in virtù del belvedere mozzafiato, a 410 metri s.l.m., con all'orizzonte le città di Martina Franca e Cisternino. Passeggiando tra le strette viuzze del centro storico, racchiuso da una antichissima cinta muraria, Locorotondo è un borgo storico interamente e piacevolmente visitabile a piedi. Si resta incantati dalla sua atmosfera fuori dal tempo tra pittoreschi e luminosi scorci, stradine tirate a lucido, balconi in fiore, chiesette antiche che testimoniano devozione, e botteghe artigiane che parlano di tradizioni ancora vive e che regalano un’atmosfera genuina e lontana dalle tentazioni della modernità. Non passa inosservato il Palazzo Morelli, in stile barocco con accanto la torre dell'orologio, e il Palazzo Comunale attualmente adibito a Biblioteca Civica. Tra gli edifici religiosi più noti la Chiesa di San Rocco patrono di Locorotondo, la Chiesa di Maria Addolorata posta nel punto in cui in passato si sviluppava un castello, la Chiesa di Santa Maria Annunziata e la Basilica Minore dei Santi Cosma e Damiano. Al di fuori delle mura cittadine si trova la Chiesa Rettoria Madonna della Greca che si ipotizza essere la chiesa più antica del luogo.

La caratteristica che contraddistingue l’antica cittadina di Locorotondo, e che la rende unica nel suo genere, sono le “contrade”, 150 circa, che si diramano dal centro abitato fin fuori nella campagna circostante. Si tratta di raggruppamenti di abitazioni, le cosiddette “casedde”, rappresentate per lo più da trulli che un tempo gestivano spazi e servizi in comune dal pozzo, all’aia, alla chiesa e alla vita sociale tutta. A partire dal ‘900 molte di queste contrade si sono arricchite della presenza di uffici postali e di “edifici rossi” adibiti a scuole, rendendosi così autonome, anche se appartenenti sempre al Comune di Locorotondo. Le denominazioni delle contrade prendono i nomi dei santi a cui erano dedicate le chiesette nelle rispettive zone, come Sant’Anna, San Marco o Sant’Elia, oppure riportano i titoli nobiliari di famiglie della zona che possedevano masserie o terreni. Locorotondo è circondata da una lussureggiante campagna ricca di vigneti e ulivi spettacolari, di muretti a secco, trulli e masserie. Tra i più antichi è il “Trullo Marziolla” risalente al 1559, di proprietà privata e visitabile su prenotazione. Anche se nel corso dei secoli sono cambiati i modi di vivere, le contrade di Locorotondo esistono ancora oggi e continuano ad essere un fiore all’occhiello per il borgo. Il periodo migliore per una visita nella cittadina di Locorotondo è in primavera o in estate in occasione anche dei principali eventi, come la festa di San Giorgio Martire che si tiene ad aprile e quella di San Rocco che si svolge ad agosto, in concomitanza della fiera istituita dal lontano 1897. I cittadini di Locorotondo hanno una grande devozione per San Rocco, il santo pellegrino ricordato per aver liberato il popolo dalla peste, la cui preziosa statua fu costruita nel 1700 con le offerte della gente.

Nel periodo natalizio, da dicembre fin dopo l’epifania, Locorotondo acquisisce un'immagine fiabesca con un programma ricco di eventi finalizzati ad accogliere i turisti e a soddisfarne le loro tante aspettative. Nonostante le temperature a volte molto rigide, Locorotondo è molto frequentata da visitatori attirati dalle luminarie, concerti, mercatini colorati e ricchi di prodotti tipici del Natale e, non in ultimo, dai negozietti dove acquistare piccoli e caratteristici oggetti di artigianato locale.

Molto conosciuto è anche il bellissimo “Presepe vivente di Locorotondo”, giunto alla quinta edizione, tra scenari curatissimi e statuine in carne ed ossa, che quest’anno si terrà in una tipica masseria con trulli sulla strada verso Martina Franca. Buona parte dell’economia del Paese si basa sull’agricoltura con la produzione di cereali, frumento, olio e vari tipi di uva. Il prodotto più importante di Locorotondo è il famoso “vino bianco doc” di elevata qualità. Tra i piatti tipici che meritano di essere assaggiati sono le “gnumeredde suffuchete”, involtini di trippa di agnello e budella cotti in terracotta e il purè di fave bianche servito con cicorie. Locorotondo è anche una location privilegiata per il mondo del cinema. Tra i suoi vicoli panoramici sono stati girati diversi film, tra cui ricordiamo “Mio cognato” con Sergio Rubini, “Così è la vita” con Aldo, Giovanni e Giacomo e “Baciami piccina” con Vincenzo Salemme.


Evelina Giordano

Giornalista/Pubblicista n.13138/2009

Cell. 328 6155042

Blog “Ovunque Puglia”


Pubblicato da "Ovunque Puglia" di Evelina Giordano, su il Quotidiano “L’Edicola del Sud” – di Puglia e Basilicata. in data 5 dicembre 2022, nella sezione LA PUGLIA TUTTA PER TE.







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