top of page
Evelina Giordano

Galatina “museo all’aperto”. Il borgo dove la bellezza profuma di pasticciotto.

La pandemia ha evidenziato come ogni forma di turismo vada evidenziata, soprattutto quella dedicata alla scoperta dei borghi minori.

Tra quelli pugliesi si annovera Galatina, una antica e tranquilla cittadina del “Salento”, in provincia di Lecce. Considerata tra i “Borghi più belli d’Italia”, si distingue per bellezza che ben si coniuga con la dolcezza del famoso e gustosissimo “pasticciotto” in pasta frolla, farcito con crema pasticcera, prodotto in tutta l’isola salentina, ma di certa origine galatone.

Galatina vanta una storia unica raccontata attraverso l’arte, la cultura, tradizioni artigianali e gastronomiche, fino alle leggende legate al suono dei tamburelli e al fenomeno del tarantismo. Da sempre definita “Museo all’aperto”, è un vero e proprio gioiello d’architettura da scoprire passeggiando tra viuzze e larghe strade dall’originario basolato, su cui si affacciano numerose chiese in stile gotico e barocco, palazzi nobiliari e meravigliosi portali in pietra leccese. Delle cinque porte d’ingresso della antica cinta muraria, oggi ne restano solo tre, quella di San Pietro, dei Cappuccini e porta Luce. Una gradevole passeggiata non può che cominciare da Piazza di San Pietro e Paolo, i due Santi protettori della città, luogo in cui è sita l’omonima e maestosa Chiesa Matrice, dalla superba facciata barocca che domina la luminosa piazza.

Diverse sono le cappelle al suo interno, tra le quali spicca quella del Santissimo Sacramento che ospita la bellissima statua in marmo bianco dell’artista Sammartino, autore del Cristo Velato conservato a Napoli. Degna di nota è anche la cappella che ospita un masso calcareo su cui, secondo la leggenda, sedette San Pietro per riposarsi durante il viaggio da Antiochia a Roma. Si racconta che, fino a pochi decenni fa, tra il 28 e 29 giugno, per le celebrazioni dei Santi Patroni di Galatina, giungesse gente da tutto il Salento per prendere parte o assistere alle famose "tarantate", tra balli e rituali di isteria generale, per poi bere l'acqua del vicino pozzo, ritenuto miracoloso per la rinascita di quelle donne vittime del ragno velenoso.

Porta Luce, o Porta Nuova, si trova all’inizio dell’omonimo ed elegante Corso al centro di Galatina, ricco di negozi e molto frequentato dai turisti. Si consiglia di visitare anche la Basilica di Santa Caterina d’Alessandria, di stile gotico e romanico, dichiarata nella seconda metà dell’Ottocento”, “monumento nazionale” per maestosità, arredi sacri e innumerevoli affreschi paragonati, per bellezza e tecnica, a quelli interni alla Basilica di San Francesco d’Assisi. La sua edificazione è attribuita al principe Raimondo Orsini del Balzo, alla fine del ‘300, per custodire “il dito della Santa”, reliquia che lui stesso portò in Galatina di ritorno dalle Crociate. Annesso alla Basilica vi è un Convento, con chiostro elegantemente affrescato da frate Giuseppe da Gravina di Puglia. I palazzi nobiliari di Galatina sono veramente tanti ed è impossibile menzionarli tutti. Da ammirare sicuramente è il Palazzo Ducale, casa della nobiltà galatinese, costruito quando Galatina fu data in feudo alla famiglia Castriota Scandenberg dal re Ferdinando il Cattolico, e il Palazzo Orsini attuale sede del Municipio. Si distingue per le architetture in stile barocco il Palazzo Mongiò, datato 1723, appartenuto alla famiglia Mongiò, oggi residenza privata dove si tengono mostre di arte e design. Da visitare anche la Biblioteca comunale "P. Siciliani", nell'ex Convento dei Domenicani, una tra le più importanti biblioteche della regione. Da non perdere il Museo Civico Pietro Cavoti, in piazza Alighieri, al primo piano dell’ex convento dei padri domenicani, dove è conservata l’interessante documentazione storica del fenomeno del “tarantismo”. Inoltre, il museo è anche custode della ricca collezione di pergamene, disegni, taccuini e stampe di Pietro Cavoti, e di diverse sculture di artisti galatinesi.

Tra i monumenti civili spicca la Torre dell’Orologio costruita nel 1861, dopo l’Unità d’Italia, e dedicata a Vittorio Emanuele II Re d’Italia. Una torre semplice con l’orologio dal meccanismo originale. Un’opera d’arte che non passa inosservata agli occhi dei turisti, è la “Lampada senza luce” denominata anche “Pupa”. E’ una statua al centro della vasca di Piazza Alighieri, all’ingresso della cittadina come per accogliere il visitatore alle meraviglie del borgo antico. L’opera in bronzo è dell’artista Gaetano Martinez, uno dei massimi scultori italiani del ventesimo secolo. Dal termine “sciardino”, giardino, si può intuire la forte caratteristica agricola del territorio di Galatina fin da epoche remote, ricco di acqua, di colture erbacee e frutteti, da sempre prima fonte di economia. Galatina si estende nelle frazioni di Noha, Collemeto e Santa Barbara. Collemeto si trova in una zona elevata rispetto alla città su cui insistono cinque masserie fortificate. Noha è la frazione più antica di Galatina, come testimoniato da reperti preistorici ritrovati sul territorio, ricco di torri costiere e vedette. A Santa Barbara, che si è sviluppata nel ‘900 in una zona piuttosto paludosa, si trova una masseria risalente al millecinquecento. Molto frequentata è la “Fiera di Galatina”, nata nel 1949 come "Mostra – Mercato", per pubblicizzare i prodotti dell'agricoltura e dell'artigianato locali. Il quartiere fieristico oggi ospita, durante tutto l'anno, numerosi eventi che richiamano l’attenzione sia di operatori economici di tutta Italia, sia di visitatori comuni.

Evelina Giordano Giornalista/Pubblicista n.13138/ 2009 cell. 328 6155042 Blog “Ovunque Puglia”www.ovunquepuglia.com


Pubblicato da "Ovunque Puglia" di Evelina Giordano, su il Quotidiano “L’Edicola del Sud” – di Puglia e Basilicata. in data 27 dicembre 2022, nella sezione LA PUGLIA TUTTA PER TE.







36 visualizzazioni0 commenti
bottom of page