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Evelina Giordano

Alberobello la "Capitale dei Trulli"


La Puglia è ricca di tante varietà ambientali, storiche, paesaggistiche e culturali e offre tanto anche in bassa stagione. In autunno e in inverno, è possibile scoprire quella parte di Puglia che non si conosce, quella più interna, quella più storica, quella forse anche più semplice attraverso le tradizioni e la creatività. Quella dalle cento sfumature di bianco, che ne disegnano l’anima e l’identità più antica, capace di sprigionare le emozioni più autentiche e profonde di uno straordinario territorio.


Tra le cittadine gioiello, più amate della Puglia si annovera #Alberobello, collocata nella splendida cornice della Valle d’Itria, anche nota come Valle dei Trulli, in provincia di #Bari.

definita la capitale dei #trulli, circa 2000, famosi in tutto il mondo per la loro unicità e bellezza, un alto esempio di architettura popolare e di importanza storica. I trulli sono l’emblema di questo straordinario borgo, ma anche la testimonianza di un periodo storico in cui non era possibile costruire dimore fisse, motivo per cui gli abitanti si ingegnarono a realizzare case provvisorie utilizzando solo le pietre del luogo, senza uso di malta, di modo che potessero essere facilmente smantellate, ma soprattutto con la capacità di adattarle alle proprie esigenze. Certamente un valido escamotage per non pagare le tasse imposte sui coloni dal Regno di Napoli, ma l’uso di questa particolare tecnica edilizia a secco venne favorita anche dall’abbondanza di pietra calcarea e carsica della zona.

Queste abitazioni risalenti al XIV sec., per secoli hanno garantito ambienti confortevoli, freschi d’estate e caldi d’inverno, con il tetto a forma di cono decorato con un simbolo primitivo, magico o religioso, e con in cima il così detto pinnacolo. Le costruzioni si presentano di dimensioni diverse, per la maggior parte di forma circolare, a volte a due piani, o accostati l’uno all’altro formando un vero e proprio complesso di abitazioni. Riconosciute dal 1996 Patrimonio dell’Umanità, rappresentano uno dei maggiori simboli identificativi della Regione Puglia, oltre ad incantare ogni anno turisti e visitatori.

Alberobello si presenta come una cittadina fiabesca dove perdersi tra le caratteristiche viuzze ricche di negozietti e botteghe di artigiani dove fare shopping. Per godere della vista panoramica spettacolare bisogna raggiungere il Rione Monti e, dalla terrazza “Belvedere”, si possono ammirare i 1030 trulli di cui è formato.

l rione Monti si trova il “Trullo Siamese”, così denominato perché composto da due trulli parzialmente congiunti, a cui è legata la storia di due fratelli, innamorati della stessa donna. Quest’ultima era stata promessa al maggiore, ma si innamorò del fratello minore, diventando la sua amante. La convivenza tra i due fratelli divenne perciò insostenibile, e il trullo fu diviso in due parti. Per immergersi nell’atmosfera medioevale del borgo bisogna raggiungere il Rione Aia Piccola formato da 400 trulli.

Una zona in cui non vi sono attività commerciali e dove sorge lo storico, e molto visitato, “Trullo Sovrano”, a due piani interamente arredato. Tra il rione Aia Piccola e Piazza del Popolo sorge “Casa Pezzolla”, composta da 15 trulli comunicanti tra loro. Oggi è sede del Museo cittadino e scrigno della cultura del territorio e delle attività produttive contadine, con gli arredi e attrezzi che ricreano la vita nei Trulli del passato. Molto particolare è la chiesa di Sant' Antonio da Padova a forma di trullo, costruita nel1927 nel Rione Monti.

Come tutti i trulli si presenta con le pareti in calce bianca e il tetto in pietra grigia, con un ingresso monumentale preceduto da scalinata sovrastata da un rosone e a fianco il campanile. Entrando all’interno della chiesa, si viene accolti da un enorme affresco posto dietro all’altare. È l’Albero della Salvezza realizzato nel 1959 dall’artista Adolfo Rollo, e rappresenta un gigantesco albero il cui tronco è costituito dal crocifisso di Gesù.

Nei pressi del Trullo Sovrano, in P.zza Curri, sorge il Santuario dei Santi Cosma e Damiano, patroni della città di Alberobello. La Basilica, nata sui ruderi di una chiesetta rurale dedicata alla Madonna delle Grazie, si presenta con una facciata neoclassica e due campanili, uno con un orologio e l'altro con la meridiana, e nel mezzo due statue in pietra raffiguranti San Pietro e San Paolo. L'interno dell’edificio di culto è luminosissimo, con grandi quadri della via crucis, il coro ligneo e un organo imponente.

Si consiglia di visitare Alberobello nel periodo natalizio, fino alla fine di gennaio, quando tutto il borgo antico si illumina di luci variopinte, tutte proiettate sui trulli.

Stelle, mezze lune, motivi natalizi, cristalli di neve creando un'atmosfera sognante e di pace. Tutto l’anno Alberobello offre ai visitatori un’ottima cucina presso i diversi ristoranti-trullo, dove è possibile gustare le tante varietà di prodotti tipici della zona.





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