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Evelina Giordano

Un viaggio a Mola di Bari tra arte medievale, architettura barocca ed un generoso mare


Lungo la costa adriatica, tra Bari e Polignano, si incontra un piccolo borgo marittimo di nome “Mola di Bari”. Secondo alcune testimonianze, il primo insediamento abitativo risalirebbe all’epoca neolitica. Le numerose lame e i tanti insediamenti nelle grotte, tra ipogei e frantoi, la descrivono come una città rupestre che ha avuto una successiva evoluzione storica. Fin dalle sue origini la cittadina è legata al mare, fonte primaria di reddito, e al suo porto molto trafficato già dal periodo delle Crociate con l’imbarco di truppe verso l’Oriente. L’approdo di contro permise anche l’ingresso a pirati del mare e popolo Saraceni che invasero e saccheggiarono più volte la cittadina, fino al suo completo spopolamento. La rinascita del borgo avvenne nel Medioevo, nel 1279, per volere di Carlo D’Angiò che, avendo intuito l’importanza strategica del luogo e la ricchezza delle sue risorse agricole e marinare, dispose l’ampliamento del borgo, il restauro di alcune strutture e la costruzione di una fortezza con cinta muraria e torri per la difesa della costa.

Il castello angioino, realizzato sulle rovine di un precedente edificio, oltre ad avere funzioni difensive era riservato anche a dimora aristocratica, accogliendo nei secoli numerose famiglie nobili per il governo della città. L’antico e vivace borgo è caratterizzato da monumenti e edifici gentilizi che raccontano la storia di una cittadina dove la pesca, il turismo e la cultura si uniscono alla buona ospitalità.

L’antichissima marineria è un vanto per il borgo, per tradizione e professionalità ed è un forte richiamo turistico, specie nella bella stagione. Il porto, infatti, adagiato sulla bellissima costa adriatica, accoglie oltre 100 imbarcazioni da pesca, di cui 43 veri e propri pescherecci d'alto mare. Dal porto, percorrendo sulla destra via Di Vagno, si raggiunge la Chiesa di Loreto, dal bellissimo campanile barocco, nata sulle rovine di un'antica cappella. Custodisce la statua della Madonna d’Altomare, condotta in processione a bordo dei pescherecci la prima domenica di luglio.

Spicca per bellezza architettonica la Chiesa Matrice dedicata a San Nicola. Costruita nel 1200, in stile romanico-pugliese, custodisce al suo interno l'icona di Santa Maria di Costantinopoli, il dipinto con la Madre con il Bambino di stile bizantino, arrivato dall’oriente nel ‘400. Non passa inosservato il Cappellone, lo sfarzoso altare in marmo, riccamente decorato con in alto la settecentesca statua della Madonna, opera del maestro Antonio Brudaglio. Chi entra nel borgo viene attirato dalla vista del campanile della Madonna di Loreto con i suoi 150 mt. di altezza.  La chiesa è del ‘500 e presenta un magnifico rosone rinascimentale.

Nel centro storico c'è il Monastero di Santa Chiara, dal bianco tufo pugliese, che ospita l'Accademia di Belle Arti di Bari e d’estate tantissimi eventi culturali teatrali e musicali. Colpisce per originalità il pozzo del chiostro, in linea con le forme barocche del già menzionato Monastero.

Tra i nobili palazzi nel cuore di Mola di Bari si distingue il Palazzo Pesce affacciato sul mare, dimora storica di fine ‘700. I suoi splendidi e raffinati saloni affrescati, e l’accogliente corte in pietra, vengono utilizzati per l’organizzazione di eventi culturali, esposizioni di mostre, concerti e set fotografici. Elegante ed imponente si presenta anche il Palazzo Roberti, in p.zza XX Settembre, denominato il palazzo delle “cento camere”. Gli interni conservano pregevoli decorazioni pittoriche e alcune tele dell’artista napoletano di fine ‘700, Aniello D'Arminio. Realizzato nel 1888 in stile neoclassico è invece il Teatro dedicato a Niccolò Westerhout, musicista e compositore, nato a Mola da una famiglia di origine fiamminga trasferitasi in Puglia agli inizi del XVIII sec.  La struttura è ritenuta un gioiello per acustica e arte che, da sempre, ospita concerti e spettacoli tutto l’anno. Nella Piazzetta di San Domenico, dove ogni giorno di mattina viene allestito il mercato di frutta e verdura, si affacciano la Chiesa di San Domenico, di epoca tardo ‘500, e il relativo Convento che ospita la biblioteca comunale.

La “Fontana”, nel centro storico, è il punto d’incontro un po' di tutti “molesi”. Mola è circondata da una fiorente campagna, costellata di masserie e strutture agrituristiche, conforto di villeggianti alla ricerca anche della buona cucina e dei sapori autentici. L’economia di Molta è basata anche molto sull’agricoltura e sulla produzione di prodotti tipici mediterranei che, irrigati con acqua leggermente salmastra, prelevata da profondi pozzi, acquisiscono un gusto speciale e saporito. Lo sguardo dei visitatori viene rapito in primis dal lungo litorale e dalle tante calette naturali e rocciose, anche se non eccessivamente profonde, ma non mancano lidi sabbiosi e stabilimenti balneari, ben serviti per accogliere nuclei familiari di tutte le età. Mola è una cittadina molto vivace, che offre eventi legati alla religione e alle tradizioni popolari, ma anche ad attività culturali, come concerti, mercatini e musica dal vivo nelle piazze, specie nei mesi estivi, quando pullula di turisti. Molto conosciuta è la sagra del “polpo”, evento di valorizzazione e di promozione del patrimonio culturale ittico e costiero.

 

Evelina Giordano

Giornalista/Pubblicista

Blog “Ovunque Puglia”



Pubblicato da "Ovunque Puglia" di Evelina Giordano, su il Quotidiano on line“Pugliain.net" in data giovedì 4 luglio 2024




 

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