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Il borgo di Andria e la Puglia Imperiale

Aggiornamento: 15 ore fa

Piazza Municipio - Andria
Piazza Municipio - Andria

Il borgo di Andria e la Puglia Imperiale

Quando si nomina la “Puglia Imperiale” si parla di un territorio di alto prestigio storico-monumentale, in un perfetto sodalizio con la natura. E la parte di terra del Nord Barese segnato dal percorso del grande Federico II di Svevia, conosciuto come “Stupor Mundi”.

Federico II di Svevia
Federico II di Svevia

Il sovrano si innamora del territorio “murgese”, posto a metà strada tra il suo amato Medio Oriente e lo Stato Pontificio, avendone intuito la strategica potenzialità geografica sia dal punto di vista politico che economico. Stabilitosi in Puglia, realizzerà importanti castelli in ognuna delle cittadine di Barletta, Bisceglie, Canosa di Puglia, Corato, Margherita di Savoia, Minervino Murge, San Ferdinando di Puglia, Spinazzola, Trani e Trinitapoli e non in ultimo Andria che, tra storie e leggende, segneranno il periodo del suo significativo impero. In questa sede, Ovunque Puglia intende approfondire la storia del borgo di Andria, co-capoluogo della provincia della BAT (Barletta-Andria-Trani), uno dei centri medievali più importanti della Puglia Imperiale, che custodisce tesori di inestimabile valore. 


Le Origini

Posto nell’entroterra, sul pendio inferiore delle Murge, le origini del borgo di Andria non sono del tutto chiare. La leggenda lo associa a Sant’Andrea, intorno al I secolo a.C.  Ammalatosi, trovò rifugio nelle grotte carsiche dandone così, a quel tratto di territorio murgiano la denominazione, di “Andria”. La storia più credibile, invece, fa risalire la sua genesi al 1046 con Pietro I il Normanno che provvide a fortificare il territorio con mura e torri di difesa, di cui restano visibili alcuni frammenti. Passando sotto l’impero di Federico II di Svevia, nel XIII secolo, Andria crebbe di importanza con l’edificazione di molte strutture civili e religiose. Con il dominio degli Angioini Andria divenne una contea e, di seguito, un ducato con la famiglia nobile Del Balzo.

Porta di Sant'Andrea
Porta di Sant'Andrea

Il centro storico

Il centro medievale di Andria è un fitto dedalo di suggestive stradine costellate di bellezze architettoniche, tra piazze, palazzi nobili e monumenti, ma tutto ciò che è visibile in superficie è solo una parte delle bellezze che il borgo antico custodisce. Infatti, esiste una Andria sotterranea tutta da scoprire percorrendo i sotterranei del centro, lungo i quali è possibile incontrare grotte in pietra, o vere e proprie stanze murate in pietra con archi e colonne. Ai limiti del “quartiere grotte”, uno dei primi nuclei abitati di Andria, incontriamo la meravigliosa Porta Sant’Andrea, edificata all’epoca dei normanni e ricostruita da Federico II intorno al 1230. E‘ l’unica rimasta in piedi rispetto alle altre, tra cui Porta Castello, in alcuni documenti raffigurata come un semplice varco.


Il Castello

Il Castello fortificato di Andria, costruito anch’esso dai Normanni, è ubicato sul punto più alto della città, circondato da mura e da una torre quadrangolare. In epoche più moderne il bastione, avendo perso ogni funzione militare, viene utilizzato da prima come sede del corpo di guardia urbano e, a partire dalla seconda metà del XIX secolo, come edificio privato. Ciò che oggi resta della struttura è incastonato nel tessuto urbano cittadino, rendendo unico e caratteristico quello scorcio di centro storico.

I tre Campanili di Andria
I tre Campanili di Andria

Andria e i “campanili”

Andria vanta tre campanili ed è per questo motivo soprannominata la “città dei campanili”. Vista da lontano mostra tre capolavori di architettura monumentale realizzati in pietra locale. Il primo è quello della Cattedrale, una torre normanna di 50 mt. composta da due piani, il secondo è quello della Chiesa di San Francesco, anch’esso un vero capolavoro di 50 mt. realizzato dai maestri andriesi Vito e Domenico Ieva dal 1760 al 1772 e, infine, il terzo che supera i 50 mt. realizzato dallo stesso maestro Domenico Ieva.


Edifici religiosi di Andria

Cattedrale di Santa Maria Assunta
Cattedrale di Santa Maria Assunta

Tra i monumenti religiosi di Andria, principale luogo di culto della città, è la Cattedrale di Santa Maria Assunta, di indiscutibile bellezza, la cui realizzazione risale ad un periodo compreso tra la fine dell’XI secolo e l’inizio del XII secolo, con successivi ammodernamenti. Al suo interno custodisce la santa reliquia della “Sacra Spina”, appartenente alla corona di spine di Gesù, le spoglie di San Riccardo, vescovo di Andria, situate all’interno della cripta, e le tombe di due mogli di Federico di Svevia, Jolanda di Brienne e Isabella d’Inghilterra.

La Navata della Chiesa Mater Gratiae
La Navata della Chiesa Mater Gratiae

La Chiesa Mater Gratiae, situata nel centro storico di Andria, ha sostituito l’antica cappella di San Giovanni Battista risalente al XIII secolo. Venne lasciata in stato di abbandono dai proprietari, la famiglia De Majoribu, estintasi. Una leggenda racconta che nel 1624 la Madonna, rammaricata dello stato in cui versava l’icona della Vergine con Bambino dalla scritta Sancta Maria Mater Gratiae, apparve in sogno alla fanciulla Dorotea Vangella incoraggiandola a ritrovarla. In seguito al recupero, avvenuto con il supporto del Vescovo mons. De Franchis, venne ricostruita l’antica chiesa sul cui portale è visibile l’icona della Madonna.

Nei pressi della Chiesa di Mater Gratiae si eleva la Torre dell'Orologio che risale all’epoca dei De Balzo. Inizialmente la Torre era dotata di una sola campana semisferica, poi fu dotata di due campane che suonavano una l'ora e l'altra i minuti. Sulla facciata è sistemato il quadrante di un antico orologio, di terracotta smaltata di bianco, sul quale è posto lo stemma di Andria.

Chiesa di San Domenico dall'alto
Chiesa di San Domenico dall'alto

Un luogo spirituale che unisce più stili architettonici è la Chiesa di San Domenico con il suo grande portale in stile rinascimentale e il campanile in pietra dallo stile tipicamente barocco. Il Convento annesso invece si presenta in perfetto stile gotico. Merita una visita anche il Santuario di Maria SS.ma dell'Altomare di Andria che sorse all'interno di una cavità scavata nella roccia tufacea. Il culto Mariano ha inizio nel 1598 quando la Madonna miracolosamente salvò una bambina caduta in una cisterna. La festa della Madonna dell'Altomare è una delle ricorrenze religiose più attese e sentite dalla comunità andriese.


Palazzo Comunale e altri

Nella centralissima Piazza Umberto I, all’interno delle antiche mura, è situato il palazzo comunale della città di Andria, di epoca sveva, restaurato nel 1962. In realtà il Palazzo di Città in origine era un Convento dei padri minori francescani, infatti, della stessa epoca è la Chiesa di S. Francesco, con due chiostri. La chiesa ha subito alcuni interventi di restauro nei primi anni del 2000 e oggi è sede di conferenze ed eventi culturali, quali mostre e concerti. Tra le Piazze spicca per bellezza Piazza Vittorio Emanuele II, nota anche come Piazza Catuma per la presenza di Catacombe sottostanti. Attorno alla piazza, rimodernata nel 2006, si affacciavano i luoghi di potere di Andria, tra cui il Vescovado, sede degli uffici della Curia, simbolo del potere religioso, il Palazzo Ducale, simbolo della nobiltà, palazzo del Governatore “Ceci”, simbolo del potere civile.

Palazzo Carafa
Palazzo Carafa

Il Palazzo Ducale di Andria, già Palazzo Carafa, sorge in Piazza La Corte all’interno dell’antica cinta muraria. La realizzazione del Palazzo risalirebbe al 1552, anno in cui Fabrizio Carafa, Conte di Ruvo, avrebbe acquistato il Ducato di Andria. Il palazzo si presenta maestoso, con tre portali e un cortile interno, dove si trovano le stalle e le antiche scuderie. Il primo piano, o piano nobile, era adibito a residenza della famiglia ducale e agli ambienti di rappresentanza. Molti altri edifici storici della nobiltà andriese sono da menzionare, come il Palazzo Jannuzzi, Palazzo Schettini Accetta, Palazzo Chio e Palazzo Melillo, quest’ultimo posto a ridosso della principale Porta di Sant'Andrea, tutti realizzati tra il Settecento e fine Ottocento, che ancora conservano il loro storico fascino tra giardini, archi e splendidi portali.


Monumenti e Musei

Musei: Mucci, del Giocattolo e Diocesano


Il “Monumento dei Caduti”, costituito da un arco trionfale neoclassico, è stato progettato dall’ingegnere Riccardo Ceci e realizzato nel 1930 in memoria degli andriesi caduti nella guerra del 1915-1918. Il monumento, fortemente legato alla tradizione andriese, si trova al centro del Parco della Rimembranza, definito anche “Parco IV novembre”.  Nel borgo di Andria si contano almeno tre “musei”. Il primo conosciuto anche a livello internazionale è il “Museo del Confetto di Mucci”, una storica fabbrica nata nel 1894 per la produzione dei confetti che espone documenti, utensili, apparecchiature, stampini per la produzione di confetti, caramelle e cioccolato. Un secondo, non di minore importanza, è il “Museo del giocattolo antico” uno spazio che unisce le varie generazioni nell’ambito della creatività. Propone laboratori di lettura e di teatro, animazione museale, mostre ed eventi culturali nell’ambito della creatività. Il terzo è il “Museo Diocesano”, istituito nel 1972 dall’allora Vescovo di Andria, Giuseppe Lanave. Si trova nel cuore del centro storico e conduce il visitatore nella storia della città e della sua Diocesi, dal medioevo al Novecento, attraverso un patrimonio di oltre 200 opere tra cui dipinti, sculture, argenti, paramenti sacri ed altri oggetti.

Il territorio che circonda Andria
Il territorio che circonda Andria

Il territorio che circonda Andria

La campagna andriese è quella della murgia, un territorio naturalistico e affascinante tra masserie, trulli, cisterne e muretti a secco. I suoi incantevoli colori sono dovuti alla varietà della flora presente nei boschi di querce come quello di S. Agostino, di Posta San Leonardo, di Bosco di Spirito e tanti altri. Nelle zone più pianeggianti si trovano vitigni e uliveti, da cui si ricava un ottimo olio tanto da appellare Andria “Città dell’olio”.

Laure basiliane
Laure basiliane

Disseminate nel territorio murgiano è facile incontrare le famose “laure basiliane”, ovvero cripte e cappelle scavate nel tufo, arte sacra medievale. Molte di queste grotte sono state utilizzate come rifugio da un'antica civiltà rupestre, o anche da piccoli piccoli gruppi di monaci basiliani che le usavano come celle o piccole chiese. Nei secoli sono divenute importanti e suggestivi luoghi di culto, molto cari alla devozione popolare. Se ne potrebbero nominare diverse di chiese rupestri nella zona, una di queste è quella di Cristo della Misericordia, costruita dai monaci basiliani tra il IX e l'XI secolo, decorata con affreschi, e quella di Santa Croce dei Lagnoni una cripta del IX secolo, scavata nel tufo. Le pareti interne sono rivestite da affreschi che vanno dallo stile bizantino a quello rinascimentale. 

Il Castel del Monte - Andria
Il Castel del Monte - Andria

Il Castel del Monte

Ciò che attrae in particolar modo il turismo andriese è la presenza del grandioso Maniero, Il “Castel del Monte”. Simbolo della città di Andria, ma anche di tutta la Puglia, è ubicato fuori dal centro abitato, poggiato su una delle più famose alture della Murgia, quasi a sembrare una corona reale. Realizzato per volere di Federico II di Svevia nella prima metà del XIII secolo, è un alto esempio d’architettura medioevale militare, di forma ottagonale con al suo interno un intricato labirinto di ambienti e stanze. Per la sua immane imponenza imperiale nel 1996 è stato dichiarato patrimonio dell’Umanità Unesco. La sua raffinatezza e ricchezza di sfarzi decorativi fanno desumere che l’edificio non sia stato pensato per controllo o per difesa, bensì come luogo di residenza, probabilmente estiva, dove l’imperatore Federico poteva soggiornare e godere della sua profonda passione per la caccia e la falconeria. Il sovrano, Federico II, soprannominato “Stupor Mundi” per la sua mente ecclettica e la sua vasta cultura, ha lasciato in eredità anche misteri e leggende che appassionano da secoli gli studiosi. 


Partendo dalla planimetria del Castello, tutto fa riferimento al numero otto: il cortile ottagonale, le otto sale del piano terra e del primo piano, disposte in modo da formare un ottagono, le otto le imponenti torri, sempre dal perimetro ottagonale, disposte su ognuno degli otto spigoli. Tutto è stato poi studiato in modo da generare particolari simmetrie di luce, nei giorni di solstizio ed equinozio, creando anche un tracciato astronomico ben preciso. Il “Maniero” attrae tutto l’anno turisti che possono visitarlo, accompagnati da guide.


Il turismo

Andria è annoverata tra le dieci città più attrattive di Puglia in ambito turistico e culturale, luogo dove storia, cultura e natura si intrecciano.

Basti pensare ad eventi come la sfilata della Maison Gucci, che si è tenuta un paio di anni fa intorno al Castel del Monte, alla felice promozione dell'enogastronomia con il concorso internazionale per giovani chef del Mediterraneo e, ancora, al Festival Internazionale Castel dei Mondi, il Premio "Stupor Mundi".

 

Evelina Giordano

Giornalista/Pubblicista

Blog “Ovunque Puglia”



Pubblicato da "Ovunque Puglia" di Evelina Giordano, su il Quotidiano on line“Pugliain.net" in data domenica 25 maggio 2025


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