Ogni luogo nasconde i suoi tesori, i suoi gioielli ricchi di storia e di cultura, molto spesso inesplorati, o conosciuti dai meno curiosi. Luoghi che possono rimanere nel cuore di chi li visita, per le emozioni che suscitano o per il fascino che emanano. E’ importante educare i giovani all'amore per il proprio territorio, a mantenere viva la propria identità, rappresentata dai quei tesori nascosti o rimasti invisibili agli occhi di molti. Bisogna lasciarsi spingere dalla curiosità, alzare lo sguardo e vivere sempre come fosse una nuova avventura da intraprendere.
#Bari è una città dallo scrigno colmo di tesori. I turisti si innamorano per il suo romantico borgo antico, per la sua storia, per la sua lunga costa, per le sue stupende realtà religiose, e per i suoi stupendi e numerosi Palazzi storici. Sarebbe importante, oltre che altamente istruttivo guardare la città con gli occhi di un turista per apprezzare un po' di più le bellezze e i tanti gioielli che arredano il nostro territorio barese.
Uno dei palazzi, rimasto a lungo nell’ombra, addirittura sconosciuto agli occhi di molti è il #PalazzoFizzarotti. Posto quasi al termine di Corso Vittorio Emanuele, verso i giardinetti di Piazza Garibaldi nel quartiere murattiano, è noto per il suo stile anche come Palazzo Venezia. E’ stato realizzato tra la fine del 1800 e l’inizio del secolo scorso, per volere di Emanuele Fizzarotti, facente parte della borghesia leccese, nonché abilissimo uomo d'affari, con l’obiettivo di lasciare una forte testimonianza della potenza economica del periodo. Si avvalse della progettazione dello stimato ingegnere Bernich, approdato in Puglia in qualità di sopraintendente ai beni architettonici ed artistici, e del noto architetto Corradini, con al seguito valenti artigiani ed artisti. Il palazzo di chiara impronta architettonica neogotica - veneziana, viene identificato in stile eclettico della fine del XIX inizi del XX secolo, quando gli edifici venivano realizzati pensando alla loro funzione e alla loro collocazione urbana.
Occupa un’area coperta di 3.000 mt. quadrati, oltre il cortile interno in cui spicca la bella Fontana del Nettuno, e si compone di un piano terra e tre piani superiori per un'altezza complessiva di circa mt. 22. E’ certamente un palazzo che, anche grazie alla sua posizione strategica, è da ritenersi un monumento storico di grande prestigio, oggi sede di Istituzioni di Alta Rappresentanza.
Il piano terra è composto da ampia sale, con volte a botte e pregevoli porte a vetrate. Il primo piano, di unica raffinatezza per stile e affreschi decorativi, comprende quattro saloni centrali, il salone trecentesco, il salone rosa, il salone del caminetto e il salone delle arti e del lavoro che fu ideato per la musica dal vivo, di cui Emanuele Fizzarotti era appassionato, e decorato con stucchi e smalti e con simboli inneggianti le virtù e la laboriosità, per opera del pittore Rega. I primi tre saloni sono collegati fra loro, mentre il quarto è raggiungibile attraverso una sala d'attesa. Il secondo piano, recentemente rinnovato, è dotato di un pregevole pavimento in stile veneziano, con rosone a mosaico centrale. Il terzo piano, anch'esso restaurato, presenta pregiate porte e pavimenti in marmo di carrara. L’edificio è poi caratterizzato da un monumentale loggiato che percorre tutta la facciata, con pareti e soffitto dipinti e pavimento in marmo. Attualmente il Palazzo Fizzarotti, prezioso contenitore culturale, si presta ad ospitare eventi di grande interesse nazionale e internazionale e continua ad essere oggetto di interessantissimi studi.
La facciata del "Palazzo Fizzarotti" é strategicamente rivolta a mezzogiorno e alla sua all'estremità sono visibili due torri, sormontate da cupole finemente decorate, con mosaici a foglia d'oro, raffiguranti il "sol Levante". Come anzidetto, il Palazzo Fizzarotti è uno dei palazzi più interessanti di Bari dal punto di vista architettonico, nonché importante simbolo, ma non tutti i baresi sono a conoscenza del valore e della storia, un po' travagliata, che lo ha visto protagonista. Infatti, alla morte di Emanuele Fizzarotti, gli eredi cedettero ogni diritto alla Banca del Fucino dei principi di Torlonia, che cessò durante la Seconda guerra mondiale quando l’edificio divenne una legione aerea, e in seguito persino un night club. Attualmente il Palazzo Fizzarotti, dichiarato monumento nazionale dal 1989, rappresenta un grande patrimonio artistico, oltre che essere prezioso contenitore storico-culturale. Al suo interno, infatti, conserva i ricchi Archivi appartenenti all’immobiliarista Giosuè Poli, atleta, giornalista sportivo ed alto dirigente nazionale ed internazionale che, dal 1947, tenne la gestione del Palazzo Fizzarotti a nome dell’Immobiliare Pugliese S.p.A. impegnata a proteggere e restaurare il palazzo, affiancata alla Fondazione “H.E.A.R.T”. Quest’ultima, ancora oggi, organizza progetti artistici, corsi di formazione culturale ed eventi anche privati come presentazione di libri osfilate di moda, il cui ricavato va sempre destinato alla manutenzione dell’edificio. E’ possibile visitare il Palazzo Fizzarotti, ma sempre per appuntamento ed accompagnati da guide professionali, da concordare attraverso le associazioni abilitate.