La storia, la cultura e le tradizioni dei tanti borghi della Puglia, sono l’essenza di una terra straordinaria da preservare e da tramandare con cura alle future generazioni. Chi ha sentito mai parlare di Ascoli Satriano?
E’ un piccolo borgo poco distante da Foggia di origini antichissime, situato nel Tavoliere delle Puglie, su un’altura suddivisa in tre colline del Subappennino Dauno, Pompei, Castello e Serpente, dalla cui altezza si gode di un panorama mozzafiato. Il primo nome che le fu attribuito è “Ausculum dei Romani”, come rilevato dalle monete coniate nella città, fra il secolo IV e il III a. C., a cui, solo nel 1860 fu aggiunto Satriano, molto probabilmente per distinguerlo da Ascoli Piceno. Notevoli ritrovamenti di epoche dauni ed ellenistiche le si riscontrano nello straordinario Parco Archeologico dei Dauni, che si estende per diversi ettari sulle pendici della Collina del Serpente. E’ un vero e proprio museo a cielo aperto tra rovine, necropoli e santuari, dal tesoro inestimabile.
Ascoli Satriano fu un importante centro italico che conserva tracce di un passato florido dell'età romana e medioevale, tra cui numerosi edifici tutti ancora in ottimo stato. Tra le numerose testimonianze architettoniche è il ponte romano a tre archi sul letto del torrente Carapelle, raro esempio di ingegneria idraulica e stradale, giunto fino ai nostri giorni quasi intatto, dopo secoli dalla sua costruzione per volere dell’imperatore Traiano. Nel 1997, a seguito di scavi nei pressi del fiume Carapelle, sono venuti alla luce ritrovamenti di una lussuosa villa romana decorata con preziosi mosaici e, addirittura, collegamenti evidenti con le terme di Faragola che dimostrano le notevoli ricchezze.
Nel centro storico di Ascoli Satriano si accede da Porta Sant’Antonio Abate ed è un labirinto di vicoli su cui si susseguono case antiche, palazzi signorili e piazzette varie.
Camminando nelle stradine si incontrano botteghe in cui sembra che il tempo si sia fermato agli anni ’80.
L’originario Castello di epoca normanna, posto nel punto più alto della collina, nel corso del tempo ha perso la sua originaria destinazione difensiva, trasformandosi nel XVIII sec. in Palazzo Ducale, residenza dei Duchi Marulli. Nel 2019, dopo quasi trent’anni di chiusura e di interventi di restauro, è stato aperto al pubblico. Si accede attraverso un sontuoso portale d’ingresso, sormontato da una loggia e finestre ad arco, dove all’interno si possono ammirare stanze affrescate, porte settecentesche e scale a chiocciola che conducono alla torretta d’avvistamento.
L’antico borgo vanta numerosissime Chiese dall’importante valore storico ed artistico da cui si rimane incantati. Una testimonianza di architettura cristiana la si riscontra nella Cattedrale, “Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria” in stile romano-gotico, custode di molte opere di pregio come la “Natività di Maria” di Vito Calò, e il “Transito di San Giuseppe” di Corrado Giaquinto, entrambe del XVIII secolo. Da ammirare è l’altare in marmi policromi del ‘700 ed un coro ligneo degli inizi ‘800. Tra gli edifici religiosi più antichi di Ascoli Satriano, da non trascurare è la Chiesa matrice dedicata al Santo Patrono, San Potito Martire, al cui interno è conservato un coro ligneo barocco di inestimabile valore, e quella di San Giovanni Battista del XII sec. Di notevole interesse storico e culturale è il Polo Museale, ubicato nell’ex monastero di Santa Maria del Popolo, dove sono custoditi i celebri "Grifoni", la cui vista lascia senza fiato per bellezza e colori.
Ilgruppo scultoreo in marmo fa parte dei pregiati "Marmi Policromi” di Ascoli Satriano, appartenuti a corredi funerari dauni e romani, tra i più lussuosi. Il borgo antico offre anche un circondario di sentieri naturalistici ed incontaminati, su cui avventurarsi per raggiungere la Selva San Nicola e quella di San Giacomo, e passeggiare nelle pinete.
Attrazioni turistiche, sono rappresentate anche da numerosi eventi di carattere religioso che si svolgono ogni anno ad Ascoli Satriano.
Prima fra tutte la festa patronale di San Potito Martire, celebrata sia il 14 gennaio e sia nella seconda decade di agosto per permettere la partecipazione dei numerosi emigranti che tornano nel paese originario per trascorrere le ferie. Molto sentite, tra gli Ascolani, sono le antiche tradizioni che vedono coinvolte le famiglie, specie nei giorni che precedono il Natale. La preparazione del Presepe è un vero e proprio rito che comincia sin dalla festa dell'Immacolata, a cui si associa anche l'usanza della preparazione del classico menù da consumare la Vigilia di Natale, a base di "pèttele", baccalà e frittura di pesce. Di notevole importanza è il "Premio Nazionale Commedia Città di Ascoli Satriano", che ha luogo a fine luglio, sotto il patrocinio della Regione Puglia e della provincia di Foggia. Un evento interessante è anche l’antichissima Fiera di San Giacomo, che prende il nome dall’omonima contrada agricola, specializzata nella mostra di bestiame. Si svolge il 12 maggio e attira tantissimi commercianti di piccole e grandi fattorie. Una ultima curiosità, che riguarda il mondo dello spettacolo, è che ad Ascoli Satriano è nato Michele Placido, attore vulcanico e regista molto apprezzato dal pubblico.
Evelina Giordano Giornalista/Pubblicista n.13138/ 2009 cell. 328 6155042 Blog “Ovunque Puglia”www.ovunquepuglia.com
Articolo pubblicato da "Ovunque Puglia", di Evelina Giordano, su il Quotidiano “L’Edicola del Sud” – di Puglia e Basilicata, in data lunedì 6 febbario 2023, nella sezione LA PUGLIA TUTTA PER TE.