Tra la Puglia e la Basilicata, confinante tra Genzano di Lucania, Gravina in Puglia e Spinazzola si incontra il più piccolo borgo del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, “Poggiorsini”, a 70 km circa da Bari. Una vera e propria terrazza panoramica da cui godere di un paesaggio mozzafiato, tra vette e distese pianeggianti, intervallato da corsi d’acqua, con tutt’intorno uliveti millenari, vigneti e terre coltivate a cereali. Le origini antiche di questo magnifico borgo, da sempre considerato un territorio fertile e nodo strategico tra i mari Ionio e Adriatico, ci riportano al paleolitico antico.
Sono diverse, infatti, le testimonianze date da tracce di insediamenti umani e reperti archeologici ritrovati specie nelle grotte dei siti rupestri di Grotteline e della Rocca del Garagnone. I suoi primi abitanti furono cacciatori, allevatori e agricoltori e per secoli fu una stazione della via Appia antica. Ma la vera storia di questo borgo ha inizio nel Medioevo con gli Altavilla di Andria fino al 1190, anno in cui il feudo fu tolto al conte Ruggero. Nel 1197 il feudo passa ai Cavalieri Gerosolimitani di Malta, in parte sotto il controllo di Istituzioni ecclesiastiche e Cavalieri Templari. Dal 1609, per circa trecento anni, a governare è la famiglia Orsini che, da insediamento rurale lo trasforma in centro urbano a cui attribuisce il definitivo nome di “Poggio Orsini”. Il centro abitato inizia a svilupparsi con la realizzazione di diverse strutture civili e religiose necessarie alla comunità. Purtroppo, il terremoto degli anni ’30 arrecò gravissimi e irrimediabili danni alle strutture, tra cui il Palazzo Ducale demolito quattro anni dopo e la Chiesa "Maria SS. Addolorata", demolita e ricostruita nel 1988. All’interno si conserva un pulpito ligneo realizzato da Vito Tritto di Acquaviva.
Anche del Castello del Garagnone oggi è possibile visitarne solo i ruderi. Posto su una rocca suggestiva, a pochi km dal borgo, il maniero era nominato come “l'invisibile”, saggiamente costruito con blocchi di pietra murgiana che lo mimetizzavano, e la sua posizione strategica lo rendeva presidio di controllo e di attività commerciali lungo la via Appia.
Poggiorsini, fino al 1957 frazione di Gravina, dal 1960 acquisisce la sua autonomia amministrativa, con lo stemma e un gonfalone di comune d'Italia e d'Europa.
Il territorio circostante di Poggiorsini è ricco di masserie un tempo dedicate alla transumanza e alla vita pastorale tipica delle Murge e a partire dal 2013 l’Ente Parco, con la partecipazione del Comune di Poggiorsini e del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, ha intrapreso un lavoro di riqualificazione di queste strutture con l’obiettivo di valorizzare il territorio, raccontare le tradizioni di un passato dall’antica vocazione agricola, e avviare progetti pilota per l'integrazione delle attività primarie con quelle del turismo e della cultura. Poggiorsini fa parte dell’Associazione dei Borghi Autentici d’Italia ed è tangibile l’attenzione a mantenere intatta la propria identità e l’integrità del proprio patrimonio storico. L’armonia poi con la natura costituisce il suo più grande pregio.
Silenziosa e lenta, la vita a Poggiorsini trascorre davvero a misura d’uomo. I percorsi naturalistici, arricchiti dai paesaggi circostanti, invogliano a fare passeggiate o un trekking leggero. L’agricoltura rappresenta una grande fetta dell’economia di Poggiorsini grazie alle vaste aree coltivate a cereali, i vigneti, gli uliveti e il fungo cardoncello tipico della Murgia, re tra i prodotti di una cucina dai sapori autentici.
La Santa Patrona di Poggiorsini è Maria Santissima Addolorata che viene celebrata dal 9 all’11 agosto, con momenti suggestivi come la processione lungo le vie del paese. La prima domenica di agosto invece è dedicata alla “Festa della civiltà contadina”, organizzata dalla Pro Loco del borgo con eventi musicali in piazza, esposizioni di antichi utensili rurali e degustazioni di prodotti locali.
Durante il periodo autunnale da non perdere è sicuramente la Sagra del cardoncello.
Evelina Giordano
Giornalista/Pubblicista
Blog “Ovunque Puglia”
Pubblicato da "Ovunque Puglia" di Evelina Giordano, su il Quotidiano on line“Pugliain.net" in data venerdì 29 settembre 2023.