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Parco rupestre Lama D’Antico

Evelina Giordano

La #Puglia è una terra che si snoda tra #Storia, #Arte e #Tradizioni. La vita degli uomini nell’era neolitica ed età del bronzo (XVIII-XVI secolo a.C.), si svolgeva nelle grotte e nei cunicoli scavati nella roccia che, nei secoli, ha determinato la formazione di habitat rupestri. Tali insediamenti rappresentano i primi sistemi di aggregazione sociale e di civiltà rupestre, con maggiore sviluppo tra il X e XIII secolo d.C.


Uno degli insediamenti rupestri più significativi della Puglia, lo s’incontra a breve distanza dal borgo di #Savelletri, nel territorio di Fasano (Br), e si tratta del Parco rupestre di #LamaDAntico che, per ovvie necessità, si sviluppa all’interno di un piccolo canale o “lama”.

Sui fianchi rocciosi sono visibili le diverse grotte, disposte a più livelli, oltre a sentieri di accesso e scalinate scavate dall’uomo che, come testimoniano alcuni rinvenimenti archeologici, fanno dedurre una lontana origine preistoria, e la conseguente continuità di utilizzo fino alle soglie dell’età moderna.

A seguito di devastanti guerre e delle ricorrenti scorrerie saracene, in epoca medioevale, aumentò il fenomeno del flusso di genti dalle città verso le campagne, determinandone una persistente occupazione del territorio. Una scelta di abitazione insediativa che garantiva sicurezza e protezione in tempi incerti e che, la vicinanza ai corsi d’acqua permetteva le comunicazioni e gli approvvigionamenti idrici. I villaggi rupestri erano ben organizzati, e se pur nella semplicità delle strutture, dimostravano anche praticità del vivere quotidiano, dalle attività domestiche, a quelle lavorative dell’uomo legate alle laboriose attività produttive per soddisfarne i bisogni.

Il Parco rupestre Lama D’Antico presenta numerosi ambienti in grotta utilizzati come case, scolpite e ben affrescate con colori vivaci, ambienti legati al lavoro, pozzi per raccogliere l’acqua piovana, fosse granarie, magazzini per gli attrezzi agricoli e stalle. Un vero tesoro nascosto, tra i più estesi in Puglia, la cui comunità raggiunse circa un migliaio di abitanti tra il X e il XIII secolo d.C, nell’ambito di una vita sociale, tra lavoro e religiosità. L’insediamento incominciò a spopolarsi dopo il periodo medioevale, fino ad arrivare gradualmente al totale abbandono nel secolo passato, con l'affermarsi di una diversa cultura abitativa, rendendo quella delle grotte discriminante dal punto di vista sociale. A poca distanza dal Parco Lama D’Antico vi sono due splendide chiesette rupestri, dall’architettura povera di ispirazione bizantina, dedicate a San Giovanni e a San Lorenzo le cui pareti interne, impreziosite da affreschi vivaci riproducenti i Santi, sono ancora in discreto stato di conservazione.

Ma il vero capolavoro architettonico di indescrivibile bellezza è la "Chiesa di Lama d’Antico", una delle chiese rupestri di Puglia meglio conservate. Una vera e propria cattedrale scavata nella roccia, collocata in posizione centrale come vero e proprio “fulcro” dell’intero villaggio, con all’interno e nei pressi alcune tombe, che sottolineano la profonda civiltà dell’epoca.

Il percorso del Parco gode di un incantevole paesaggio naturale, completamente immerso nella macchia mediterranea, tra numerosi ulivi secolari e maestosi carrubi, vere e proprie sculture naturali, circondati da muretti a secco. Accompagnati da esperti sarà possibile una visita al Villaggio/Parco, ed esplorarlo vi regalerà sicuramente un piacere indescrivibile, tra l’affascinante e il misterioso, dove natura e storia si fondono. Ottima l’organizzazione, e ampia disponibilità ed accoglienza, della equipe che cura da sempre l’insediamento, e che ha previsto anche l’allestimento di una suggestiva sezione multimediale. Definita "restauro virtuale", ha lo scopo di far vivere virtualmente al visitatore l'aspetto originario delle opere d'arte danneggiate. L'allestimento è posto nella Chiesa di Lama d’Antico ed è stata curato da un team di esperti, storici dell’arte, archeologi, restauratori, architetti, ingegneri e grafici, nell’arco di due anni. Il video propone immagini accompagnate da una narrazione e da coinvolgenti musiche, per regalare al pubblico emozioni uniche e irripetibili.



 
 
 
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